Vivere il più a lungo possibile sembra essere diventata una vera ossessione per i magnati della tecnologia. Forse perché potrebbe essere proprio la tecnologia a regalarci un bel po’ di anni di vita, con una discreta salute. Sembra essere questa l’idea alla base dell’idea, avuta dal CEO di Spotify, la celebre piattaforma di streaming musicale on demand, Daniel Ek, che ha fondato una nuova start-up, la Neko Health; o ancora da Andrew Lacy, CEO dell’azienda Prenuvo.
Ti scannerizzo il futuro: vivere a tutti i costi
Il core business di queste nuove realtà è il body-scan: far diventare le scansioni di testa e corpo una routine annuale per tenere sotto controllo lo stato di salute. Nel caso specifico di Prenuvo, si predispongono delle sedute della durata di un’ora o poco più, in cui il cliente si sottopone a risonanze magnetiche o M.R.I., con l’intento di ricercare i primi segni cancro, aneurismi o malattie degenerative[1].
Sono tantissime le celebrità che negli ultimi messi si sono affidate a queste nuove “cliniche”, condividendo sui canali social foto e immagini in camice, in procinto di effettuare uno screening.
La stessa Kim Kardashian ha totalizzato milioni di visualizzazioni durante il suo appuntamento, scrivendo nei suoi post che Prenuvo aveva salvato la vita ha molti dei suoi amici. Stando a quanto rilasciato dall’amministratore delegato dell’azienda, Andrew Lacy, Prenuvo non paga queste celebrità per sponsorizzare i propri servizi, bensì vengono invitate a titolo gratuito in cambio di una sincera e onesta recensione e solo se ne hanno voglia.
Anche in questo caso i social media hanno giocato un ruolo cruciale nel far emergere a livelli disarmanti le realtà dei body-screening, attuando un vero e proprio effetto a catena tra gli utenti. Ma a fare da filtro è naturalmente il costo: 2,499 dollari è il valore medio di una risonanza.
Ti scannerizzo il futuro: il contro della longevità
Se da una parte c’è un acclamato assenso, soprattutto da parte di persone ricche e con enormi possibilità, dall’altra la comunità scientifica esprime il proprio disappunto riguardo queste nuove pratiche. La dott.ssa Rebecca Smith-Bindman, direttrice del Radiology Outcomes Research Laboratory presso l’Università della California, ha affermato che pur essendo assolutamente comprensibile il desiderio di scoprire con largo anticipo l’insorgere di un tumore o di un’altra malattia, non ci sono evidenze scientifiche che gli screening totali possano effettivamente allungare la vita. Anzi, nella maggior parte dei casi, risultati non chiari possono portare il cliente (o la clinica stessa) a richiedere maggiori approfondimenti attraverso ulteriori test e, quindi, ulteriori costi[2].
Stiamo parlando, dunque, di una vera e proprio business della salute? Probabilmente la strada che si sta intraprendendo è quella.
I nostri organismi presentano comunemente anomalie, come noduli, masse e cicatrici sugli organi, che possono essere rilevate dalla risonanza magnetica, ma che di fatto non rappresentano un rischio per la salute. Andrew Lacy ha risposto alle obiezioni affermando che i clienti di Prenuvo vengono avvisati dei risultati solo se sono presenti e accertati casi di patologie serie.
Quel che è certo è che stiamo entrando rapidamente in una nuova era, in cui l’intelligenza artificiale spalanca le porte ad altri livelli di salute, controllo e prevenzione. Soprattutto per i più ricchi. E questo fa riflettere.
[1] New York Times, The New Status Symbol Is a Full-Body M.R.I., articolo consultabile per intero al link https://www.nytimes.com/2023/09/19/well/live/mri-prenuvo-full-body-scan.html
[2] Ibidem.
Autore articolo
Sara Giovannoni
Redattrice
Copywriter pubblicitario, cinefila, nerd.
Cerco di vivere la vita sempre con la curiosità e lo stupore di un bambino.
Amo scrivere delle cose che mi appassionano,
ecco perché spero di pubblicare, prima o poi, il mio libro sul Giappone.
Intanto keizoku wa chikara nari.
Se volete, andate a cercare il significato!