Esiste un numero indecifrabile di attività imprenditoriali al mondo.
Ogni azienda, nel suo piccolo, tenta di “fare la differenza”, con la sua offerta di prodotti o servizi, oppure semplicemente attraverso una pubblicità accattivante. Ma al mondo esistono aziende, piccole o grandi, che la differenza la fanno davvero. Un mix di empatia, ingegno e amore reale per le persone, che dà vita a realtà eroiche e controcorrente.
Imprese eroiche: Zipline per l’uguaglianza sanitaria
“We’re on a mission to create the first logistics system that serves all humans equally”.
Questa è la mission della Zipline, un’azienda che costruisce droni ultra-tecnologici per garantire un instant delivery di prodotti di qualunque genere.
Il CEO dell’azienda Zipline International, Keller Rinaudo, è stato premiato nel 2017 per aver messo a disposizione i suoi droni per le popolazioni meno fortunate e, nello specifico, per aver la distribuzione di vaccini, medicine e sangue per trasfusioni nella Ruanda rurale[1].
Grazie al loro sistema di trasporto, completamente autonomo, i droni della Zipline, chiamati zips (vedi immagine in basso – credits flyzipline.com), possono raggiungere con estrema facilità città affollate e zone dismesse, rendendo l’assistenza sanitaria più rapida e uguale per tutti. L’azienda ha dimostrato la vera potenzialità della logistica e la consegna del futuro, che non si limita solo al piacere di ottenere le cose richieste in temi nettamente più brevi e in modo piacevole, ma sorvola (in tutti i sensi) limiti e barriere, che siano terrestri oppure sociali.
Imprese eroiche: dare vita a un’attività gastronomica nella favela di Rio
A fare la differenza, in questo caso, è un giovane imprenditore italiano, Tobia Messa (vedi immagine in basso – credits webpost.it), che ha deciso di trasferirsi a Rio De Janeiro e avviare la sua attività di ristorazione nella favela della città[2]. L’obiettivo di Tobia non è quello di portare la cucina italiana in Brasile, bensì quello di creare un luogo di incontro tra persone e culture, in cui vengono privilegiati gli ingredienti locali.
Per il giovane chef piemontese, la favela è un luogo come un altro, anzi, è un luogo speciale proprio grazie alla sua profonda storia e alle persone che lo vivono. Creare una piccola impresa tra palazzoni in cemento grezzo e vicoli poco ispiranti, significa dare nuova linfa alla favela, sdoganando pregiudizi e barriere. Il tutto mediato da ottimo cibo.
Imprese eroiche: la connessione che non si spezza mai
Non si tratta di un’azienda, ma di una società no-profit nata in Danimarca da David e Christopher Mikkelsen.
“Everyone has the right to know where their family is”.
Questo è l’obiettivo di Refunite, nata dalla convinzione che nessuno dovrebbe separarsi dalla propria famiglia. Nel mondo ci sono più di 65,3 milioni di rifugiati forzati in tutto il mondo[3], e una grande parte di essi hanno smarrito o perso i propri cari, bambini inclusi.
Una piaga causata da guerre e persecuzioni dove troppo spesso le famiglie finiscono in diverse parti del mondo, impaurite, alienate e sole. Attraverso una piattaforma digitale, i rifugiati possono cercare in autonomia i propri amici e parenti, grazie ad un database che viene giornalmente aggiornato con i dati personali.
La collaborazione con le Nazioni Unite e altri enti, hanno consentito a Refunite non solo di ricongiungere tantissime famiglie, ma anche di creare una testimonianza diretta sul problema pervasivo della separazione tra le popolazioni costrette a fuggire.
Sono solo alcuni esempi di persone che, con la propria attività, tentano di ispirare un cambiamento nel mondo. Continueremo insieme a parlare di imprese e imprenditori eroici.
[1] https://www.flyzipline.com/
[2] https://forbes.it/2023/03/31/tobia-messa-piemontese-impresa-favela/
[3] https://refunite.org/about/
Autore articolo
Sara Giovannoni
Redattrice
Copywriter pubblicitario, cinefila, nerd.
Cerco di vivere la vita sempre con la curiosità e lo stupore di un bambino.
Amo scrivere delle cose che mi appassionano,
ecco perché spero di pubblicare, prima o poi, il mio libro sul Giappone.
Intanto keizoku wa chikara nari.
Se volete, andate a cercare il significato!