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I gruppi sanguigni: una delle ragioni per cui noi tutti siamo uguali ma diversi

1901-2020: a dicembre, i 119 anni dalla scoperta di Karl Landsteiner

Copertina-Gruppi Sanguigni

Siamo tutti uguali, esseri umani, ma nel nostro essere uguali siamo anche diversi e a differenziarci l’uno dall’altro è anche il nostro sangue.

Il sangue si compone di una parte liquida – il plasma, costituito prevalentemente di acqua – e di una parte corpuscolata – i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine[1]. Nella parte corpuscolata del sangue e, specificamente, sulla superficie dei globuli rossi, possono esserci o non esserci i cosiddetti antigeni.

Viene definita antigene qualsiasi sostanza estranea che introdotta in un organismo sia capace di provocare la formazione di anticorpi e di reagire in modo specifico con essi inducendo una risposta immunitaria[2].

Patrizia Vernole

Ciò che ci rende uguali ma diversi, relativamente alla composizione del nostro sangue, è proprio la presenza o l’assenza di determinati antigeni sulla superficie dei globuli rossi. Individuando o non individuando gli antigeni, identificandoli, si stabilisce, infatti, quale sia il nostro gruppo sanguigno di appartenenza.

Il gruppo sanguigno è ereditario/ereditato alla nascita ed è, pertanto, geneticamente determinato.

Esistono diversi sistemi di classificazione dei gruppi sanguigni – nel 2010, l’International Society of Blood Transfusion ne aveva riconosciuti 30[3]. Il più comunemente diffuso è il cosiddetto sistema AB0 (ABzero), in base al quale si distinguono quattro gruppi: A, B, AB e 0.

Il gruppo sanguigno

  • A si identifica per la presenza degli antigeni A e degli anticorpi anti-B;
  • B si identifica per la presenza degli antigeni B e degli anticorpi anti-A;
  • AB si identifica per la presenza degli antigeni A e B e per l’assenza degli anticorpi, sia anti-A che anti-B;
  • 0 si identifica per l’assenza degli antigeni, sia A che B, e per la presenza degli anticorpi anti-A e anti-B.

Il sistema AB0 viene integrato dal sistema Rh, relativo alla presenza o all’assenza sulla superficie dei globuli rossi di un altro antigene: l’antigene D. Pertanto, ciascuno dei quattro gruppi del sistema AB0 può possedere o non possedere il fattore Rh – dove “Rh” deriva da “rhesus”, poiché gli studi che portarono alla scoperta dell’antigene D furono condotti su un gruppo di macachi rhesus, con i quali gli uomini condividono, per l’appunto, questo antigene. Ogni gruppo si dirà, allora, positivo se in possesso del fattore Rh o negativo se non in suo possesso.

Gruppi-Gruppi Sanguigni

La scoperta, Premio Nobel, di Karl Landsteiner

Nel 2010, erano stati individuati, in totale, 270 antigeni per i 30 sistemi di classificazione dei gruppi sanguigni riconosciuti dall’ISBT, più altri 38 non assegnati ad uno dei sistemi (ad ogni sistema apparterrebbero da 1 a 50 antigeni)[4].

 The finding of the first blood group antigens (in the AB0 system) can be considered a discovery, whereas the next few […] were found by deliberate search […][5].

Geoff Daniels, Marion E. Reid

La scoperta dei primi antigeni, ovvero quelli del sistema AB0, risale al 1901 ed è stata opera del medico, biologo e fisiologo austriaco Karl Landsteiner, al quale è valsa, nel 1930, il “Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina“.

Karl Landsteiner non è stato, però, solamente lo scopritore dei gruppi sanguigni: nel 1940, infatti, è stato anche il co-scopritore – insieme allo statunitense Alexander Solomon Wiener – del fattore Rh.

Una figura, dunque, la sua, che con i suoi studi e con le sue scoperte ha propriamente rivoluzionato la pratica delle trasfusioni e dei trapianti, la biologia in generale.

Conoscere il gruppo sanguigno di appartenenza e individuare la presenza o l’assenza del fattore Rh serve, infatti, per determinare la compatibilità o non compatibilità in caso di trasfusione e di trapianto.

Le trasfusioni di sangue erano praticate già prima della scoperta di Landsteiner e si usava persino donare agli uomini il sangue di animali. Ovviamente, in questi casi sempre, ma anche, spesso, nei casi in cui ad essere donato era il sangue di un qualsiasi altro uomo o altra donna, si riscontravano delle “anomalie”, si provocavano delle reazioni indesiderate: l’agglutinazione e, poi, la distruzione di globuli rossi; come osservato da Landsteiner stesso, le trasfusioni potevano essere la causa di shock, itterizia ed emoglobinuria[6].

Quale donatore, allora, per quale ricevente?

Il gruppo sanguigno

  • A può ricevere sangue dal gruppo A e dal gruppo 0;
  • B può ricevere sangue dal gruppo B e dal gruppo 0;
  • AB può ricevere sangue dai gruppi A, B, AB e 0;
  • 0 può ricevere sangue dal gruppo 0.

Pertanto, il soggetto portatore del gruppo AB è il “più fortunato”, potendo ricevere sangue da un donatore portatore dello stesso o di un qualsiasi altro gruppo sanguigno, mentre il soggetto portatore del gruppo sanguigno 0 è il “più sfortunato”, potendo ricevere sangue solo ed esclusivamente da un donatore portatore del suo stesso gruppo.

Inoltre, colui che è portatore di un gruppo sanguigno positivo può ricevere sangue da un donatore sia positivo che negativo, ma colui che è portatore di un gruppo sanguigno negativo può ricevere sangue solo ed esclusivamente da un donatore negativo.

Il gruppo sanguigno di appartenenza viene ereditato dai genitori ed è immutabile dalla nascita alla morte. La frequenza di tali gruppi varia in base all’etnia della popolazione: in Inghilterra circa il 40% degli individui è di gruppo A e solo il 10% è di gruppo B; in India il gruppo A è presente nel 27% dei casi ed il gruppo B nel 50%. Il gruppo sanguigno AB è il più raro in Europa[7].

My Personal Trainer

14 giugno: una giornata mondiale per la donazione e i donatori di sangue

Nel 2004, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha istituito la giornata mondiale del donatore di sangue, stabilendone la ricorrenza proprio nel giorno della nascita di Karl Landsteiner, ovvero il 14 giugno.

L’evento serve a ringraziare i donatori volontari e non remunerati per il loro “dono salvavita”, e per far crescere la consapevolezza della necessità di donazioni di sangue regolari per assicurare la qualità, la sicurezza e la disponibilità del sangue e dei prodotti derivati per i pazienti che ne hanno bisogno[8].

Centro Nazionale Sangue

Secondo i dati statistici del Centro Nazionale Sangue, nel 2019, il numero complessivo dei donatori di sangue è rimasto stabile rispetto all’anno precedente, con un aumento dell’1,6% dei donatori di età compresa tra i 18 e i 25 anni, dato importante, poiché la tendenza era al ribasso dal 2013, sebbene, comunque, il numero complessivo dei nuovi donatori – indipendentemente dall’età – si sia rivelato in calo[9].

A causa della pandemia di Covid-19, le celebrazioni in onore del World Blood Donor Day, che per quest’anno erano state affidate dall’OMS proprio all’Italia, sono state rinviate al 2021, limitandosi per il 2020 ad una campagna virtuale[10].

Donazione-Gruppi Sanguigni

“#ANDATEADONARE, altrimenti #RESTATEACASA”; #EscoSoloPerDonare

Nonostante la diffusione del Coronavirus e la dichiarazione, da parte dell’OMS, della pandemia, le donazioni di sangue non si sono mai fermate.

Tuttavia, nei primi mesi del 2020, si è registrata, in tutta Italia, una diminuzione del numero delle donazioni dovuta alla paura di contagio, con una tendenza che ha destato una certa preoccupazione, considerando l’entità del danno che si sarebbe arrecato alle terapie necessarie, ogni giorno, a più di 1800 pazienti[11].

All’inizio dello scorso marzo, dai monitoraggi delle raccolte per valutare le necessità di compensazione tra le varie regioni, le eccedenze risultavano drasticamente in calo, quasi pari a zero[12]. Secondo quanto riferito dal CNS, proprio a marzo, infatti, le donazioni di sangue si erano ridotte del 10%[13].

Vari, allora, sono stati gli appelli fatti dalle associazioni, dalle regioni e dalle istituzioni: donare si può, in tutta sicurezza e, per gestire al meglio il tutto, è stato persino avviato un sistema di prenotazioni.

Fortunatamente, gli appelli sono stati accolti e la risposta è stata buona: già alla fine di marzo, le donazioni di sangue erano aumentate del 12%. Partendo da un numero pari a circa 48mila, dapprima si era scesi a 43mila, per poi risalire fino ad un numero di donazioni di sangue pari a più di 53mila[14]. Così, dunque, la compensazione interregionale è stata riassicurata e le scorte sono state ripristinate. Alto l’afflusso di donatori, sia nuovi che periodici, anche nelle regioni più colpite dal virus[15].

Il CNS ha comunque continuato ad appellarsi alla solidarietà degli italiani e, parallelamente, le varie associazioni di volontari hanno continuato a promuovere diverse campagne di sensibilizzazione. L’AVIS, ad esempio, ha lanciato l’hashtag #EscoSoloPerDonare, per ricordare a tutti gli italiani che donare il sangue e gli emocomponenti si può, sempre, anche in questi giorni di festa: bastano una semplice prenotazione e un’autodichiarazione.


[1] Cfr. Avis, “Il sangue”. Consultabile al seguente indirizzo https://www.avis.it/it/il-sangue.

[2] Treccani, “Antigene”, 1999. Consultabile al seguente indirizzo https://www.treccani.it/enciclopedia/antigene_%28Universo-del-Corpo%29/.

[3] Geoff Daniels, Marion E. Reid, “Blood groups: the past 50 years”, Transfusion, vol. 50, n° 2, 2010, p. 282.

[4] Ibidem.

[5] Ibid., p. 281.

[6] Cfr. The Nobel Prize, “Karl Landsteiner. Biographical”. Consultabile al seguente indirizzo https://www.nobelprize.org/prizes/medicine/1930/landsteiner/biographical/.

[7] My Personal Trainer, “Il gruppo sanguigno”. Consultabile al seguente indirizzo https://www.my-personaltrainer.it/gruppo-sanguigno.html.

[8] Centro Nazionale Sangue, “World Blood Donor Day 2020”. Consultabile al seguente indirizzo https://www.centronazionalesangue.it/node/858.

[9] Cfr. Ministero della Salute, “«In ogni goccia c’è una storia. La nostra». Campagna per la donazione del sangue 2020”. Consultabile al seguente indirizzo http://www.donailsangue.salute.gov.it/donaresangue/dettaglioCampagneCns.jsp?lingua=italiano&area=cns&menu=newsMedia&id=148.

[10] Quotidiano Sanità, “Coronavirus. Rinviate al 2021 le celebrazioni del World Blood Donor Day. Liumbruno (Cns): «Già al lavoro per la prossima edizione»”. Consultabile al seguente indirizzo http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=83481.

[11] Cfr. Ministero della Salute, “L’appello del Centro Nazionale Sangue: «Si può donare in sicurezza»”. Consultabile al seguente indirizzo http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4170.

[12] Cfr. Ibidem.

[13] Cfr. Quotidiano Sanità, “Coronavirus. Cns: «Serve una fase 2 anche per le donazioni di sangue»”. Consultabile al seguente indirizzo http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=84179.

[14] Cfr. Ibidem.

[15] Cfr. Ministero della Salute, “Covid-19, risposta straordinaria dei donatori all’appello del Centro nazionale sangue. La solidarietà non si ferma”. Consultabile al seguente indirizzo http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4311.

Autore articolo

Federica Fiorletta

Federica Fiorletta

Redattrice

Laureata in Lingue, Culture e Traduzione Letteraria. Anglista e francesista, balzo dai grandi classici ottocenteschi alle letterature ultracontemporanee. Il mio posto nel mondo è il mondo, viaggio – con il corpo e/o con la mente – e vivo per scrivere.

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