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EICMA: il presente e il futuro delle due ruote

In visita alla 78° edizione dell’Esposizione Internazionale delle Due Ruote

Copertina Eicma

Come tutti quelli di voi che ci seguono sui social ( e tu che aspetti a farlo?) già sapranno, lo scorso 24 novembre, durante la giornata dedicata alla stampa e agli operatori del settore, noi della redazione di Future Brain Magazine siamo stati a Milano per visitare l’EICMA.

Si tratta dell’Esposizione Internazionale delle Due Ruote, il più importante palcoscenico istituzionale e internazionale per l’industria del ciclo e del motociclo nonché, ovviamente, il più importante evento fieristico per gli appassionati delle due ruote.

5 padiglioni per più di 820 marchi, il 47% dei quali esteri, in rappresentanza di ben 35 nazioni diverse.

Dopo lo stop forzato dello scorso anno, a causa della pandemia da Coronavirus, dunque, quest’anno l’EICMA è tornata a svolgersi in presenza, come al suo solito, presso i padiglioni della Fiera di Milano, che ha ospitato la 78° edizione di quello che è diventato un evento espositivo ormai storico.

Dall’EICMA al panorama delle due ruote europeo e italiano

Come abbiamo avuto modo di leggere nei comunicati stampa e di ascoltare nel corso del convegno “Orizzonti due ruote”, il mercato globale del ciclo e del motociclo sta vivendo attualmente un momento che è stato definito come dinamico e interessante. Complice la passione, sempre e comunque, ma non solo. Le due ruote, infatti, sono riuscite ad assumere un ruolo da protagoniste nella mobilità post-Covid sia a livello nazionale che internazionale.

Nei primi 9 mesi del 2021 (periodo gennaio-settembre), i 5 maggiori mercati europei (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) hanno registrato un aumento nel volume delle immatricolazioni delle moto pari all’8,2% rispetto al 2019 e al 10,6% rispetto al 2020.

Eicma

Tra questi 5, però, è stata proprio l’Italia a registrare l’aumento maggiore. Stando ai dati di uno studio Oxford Economics per ACEM (l’Association des Constructeurs Européens de Motocycles), il nostro Paese ha conquistato il primato europeo sia per produzione, mercato e vendita che per produzione degli accessori e organizzazione di eventi sportivi legati alle due ruote a motore.

I numeri più significativi riguardano le immatricolazioni delle moto, per le quali, nel 2021, si è registrato un +29,9% rispetto al 2020. Ma molto bene anche per gli scooter, che hanno fatto registrare un +22,7% rispetto all’anno precedente.

Il gran successo delle bici (elettriche!) è arrivato anche all’EICMA

Parlando di dati, non si possono omettere quelli relativi alle bici, tradizionali ed elettriche/a pedalata assistita, in particolare. Quest’ultime, infatti, si sono rivelate un vero e proprio fenomeno di mercato, sia in Europa – e nel Regno Unito – che in Italia.

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Al +40% per le tradizionali e al +52% per le elettriche in UE e UK, nel 2020 rispetto al 2019, in Italia hanno corrisposto un +14% per le prime e ben un +44% per le seconde. Quanto alle eBike, si è registrata una crescita anche relativamente all’export e all’import del prodotto nel nostro Paese, pari al +28% per il primo caso e al +67% per il secondo.

Secondo le previsioni di Confindustria ANCMA (l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Assessori), per il 2021, rispetto al 2020, ci si aspettano grossomodo gli stessi numeri di mercato.

Ben consapevoli della portata di questo fenomeno, dunque, si è deciso di dedicare uno spazio apposito in uno dei 5 padiglioni dell’EICMA proprio alle biciclette elettriche, costruendo un’area di test ride al coperto con un tracciato di prova di 250 m, per un totale di superficie di 2000 m2.

Sulla pista di prova cintata, ostacoli, salite e gradini per testare la potenza delle eBike e sperimentare in prima persona i vantaggi e il feedback della pedalata assistita. Tra i tanti, le abbiamo provate (e approvate!) anche noi.

Le parole chiave di EICMA 2021: sostenibilità

L’EICMA è stata la prima esposizione al mondo nel suo settore ad ottenere la certificazione ISO 20121, ovvero quella di evento sostenibile sia nella sua fase di progettazione che in quella di organizzazione. La sostenibilità è stata interpretata e messa in atto da EICMA sia da un punto di vista ambientale che sociale, attraverso il coinvolgimento di tutti gli stakeholder e la promozione di buone pratiche comportamentali prima, durante e dopo l’esposizione.

Sostenibile, inoltre, anche come sinonimo di elettrico. Ed ecco che le proposte di veicoli elettrici di ogni tipo l’hanno fatta da padrone in tutti i padiglioni dell’esposizione, non solo in quello dedicato alle startup (15 giovani realtà internazionali). Sono state molte, infatti, le novità a motore elettrico presentate per la prima volta dai diversi marchi proprio in occasione dell’EICMA, in conformità di una tendenza di mercato che, anche in Italia, è fortemente in crescita. Ma poteva forse essere altrimenti?

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Si è poi parlato di sostenibilità, anche nei termini di una maggiore sicurezza (pluralmente intesa), sempre nel corso del sopracitato convegno dal titolo “Orizzonti due ruote”.

Le parole chiave di EICMA 2021: sicurezza

Nel mentre che l’Europa riflette e inizia ad adoperarsi per rendere i trasporti tutti, incluse anche le due ruote, quanto più sostenibili entro il 2030 o il 2050, l’invito unanime delle personalità coinvolte nel convegno è stato quello di promuovere la rivoluzione dell’elettrico parallelamente a quella del digitale, o meglio, in combinazione. La prima per migliorare la salute sia dell’utente che del cittadino che non fa uso delle due ruote. La seconda per incrementare i livelli di sicurezza del veicolo e del suo guidatore.

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Se le aziende stanno già lavorando per andare proprio in questa direzione, l’appello, allora, è stato rivolto alle istituzioni, per affiancare le prime promuovendo una migliore educazione civica e stradale. Grazie alla tecnologia possiamo già viaggiare nel futuro, ma “non si può delegare l’umanità alla tecnologia”, è stato il commento di qualcuno.

Il presente e, soprattutto, il futuro delle due ruote, dunque, come emerso da questa edizione dell’EICMA, sono una nuova mobilità, tanto più sostenibile quanto più sicura.

Autore articolo

Federica Fiorletta

Federica Fiorletta

Redattrice

Laureata in Lingue, Culture e Traduzione Letteraria. Anglista e francesista, balzo dai grandi classici ottocenteschi alle letterature ultracontemporanee. Il mio posto nel mondo è il mondo, viaggio – con il corpo e/o con la mente – e vivo per scrivere.

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