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Vorrei avere sete

Perché dire “devi bere” a volte non è sufficiente

vorrei avere sete

Lo spunto per questo articolo parte da un’esperienza personale.
Nel corso della mia vita ho sempre bevuto pochissimo. Non perché non mi piaccia l’acqua; non perché bevo talmente tante bevande zuccherate che quest’ultima non appaga la mia voglia di sete. Ma perché non sento la sete. Trascorro intere giornate bevendo solo un biccher d’acqua e, spesso, mi capita di dimenticarmene. Manca lo stimolo. Ho nostalgia della sete.

Vorrei avere sete: perché il mio corpo non mi dice di bere?

“Io non bevo molto durante il giorno” – “Eh, è sbagliato. Devi bere!”.

Questa è la tipica conversazione tra un soggetto che non beve e una qualsiasi persona. Che l’acqua sia fondamentale per il nostro organismo, è risaputo a tutti, ma non tutti provano lo stimolo della sete allo stesso modo. Ciò può dipendere da molti fattori e alcuni di questi sono incontrollabili e andrebbero chiariti con il medico di fiducia.

Innanzitutto, specifichiamo che la sete non è solo una sensazione, ma ha lo scopo di mantenere equilibrata la quantità d’acqua presente nel corpo. Quest’ultima, in un soggetto maschio adulto costituisce circa il 60% del peso corporeo, mentre nella donna il 50%, a causa di una presenza maggiore di tessuto adiposo. Per mantenere costanti questi equilibri, l’organismo attiva dei meccanismi, come la diuresi, la sudorazione e la sete[1], appunto. Ma perché in altri lo stimolo è più forte, oppure più debole se non quasi del tutto assente.
Di sicuro, la sete è una questione soggettiva, perché ciascuno di noi è diverso, anche se gli stimoli naturali li proviamo tutti (ma non allo stesso modo). Può capitare però, che ci siano cause aggiuntive a regolare tali stimoli. Nel caso dell’assenza di sete, anche detta adipsia, i motivi potrebbero essere cognitivi, legati a problematiche congenite a livello dell’ipotalamo o ipotalamiche, o ancora potrebbe essere il sintomo di patologie metaboliche[2] come l’iponatriemia, che provoca un abbassamento di sodio nei liquidi.

Vorrei avere sete: decalogo dei benefici dell’acqua

Tutti sanno che bere fa bene. Ma perché fa bene? Parlando anche a me stessa, non è mai abbastanza ripetere i motivi per cui l’acqua è a dir poco fondamentale per condurre una vita sana e tranquilla. Quindi cerchiamo di dare un senso chiaro alla (spesso fastidiosa da ascoltare) frase: devi bere! Perché?

L’acqua è un lubrificante naturale. Quando si è in uno stato di disidratazione, il cuore è sottoposto a maggior fatica per pompare il sangue e ossigenare tutte le cellule del nostro organismo. L’acqua, in questo senso, fornisce letteralmente energia al corpo, facendoci sentire meno stanchi e più attivi[3]. Se siete tra le persone che non bevono molto, vi sarà familiare la stitichezza. Infatti, bere acqua aiuta moltissimo l’intestino, idratandolo e rendendo il transito intestinale molto più semplice e naturale. Anche la pipì sarà più limpida e inodore, a dimostrazione che l’intero apparato è sano e idratato al punto giusto.

Un altro beneficio, spesso meno citato, dell’acqua è il suo potere di prevenire mal di testa ed emicranie. Questo perché la disidratazione è tra le principali cause di queste patologie, portando anche a un abbassamento o annebbiamento della vista (i cosiddetti “puntini luminosi in aria”), che contribuiscono al dolore.
Ma ancora più importante, l’acqua aiuta le attività cerebrali. È un vero e proprio ossigeno per il nostro cervello. Molti studi scientifici hanno dimostrato come bere acqua aiuti la concentrazione, diminuendo livelli di ansia e agitazione[4] e, quindi, aumentando in generale le prestazioni.

Vorrei avere sete: combattere con la disidratazione

Anche se fosse solo per il 2%, la disidratazione provoca effetti devastanti sul nostro organismo.
La perdita di un litro d’acqua, prosciuga il tessuto cerebrale provocando inattività e “cortocircuiti” che sono paragonabili a quelli di un cervello in età avanzata oppure colpito da Alzheimer[5]. Non per tutti è valido il detto “facile come bere un bicchier d’acqua”, ma proprio in virtù della semplicità del gesto, se ci rendiamo conto di avere un problema, non sottovalutiamo la questione perché in profondità potrebbe esserci un motivo o una causa.

A volte sforzarsi non aiuta, come non aiutano le applicazioni mobili con il timer: questo provoca un effetto boomerang di sconforto e abbattimento. Prima di gettare la spugna, prima di entrare nel circolo vizioso dell’incostanza in cui ci costringiamo a bere per un periodo, per poi mollare appena vediamo che non fa per noi, chiediamo consiglio al medico. L’acqua è così buona e sentire la sete è bellissimo.


[1] Mancanza di sete?, acquasantostefano.it

[2] Assenza di sete o adipsia, mypersonaltrainer.it, articolo consultabile al seguente link: https://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/sete.html

[3] Ibidem.

[4] Bevi abbastanza acqua? Ecco perché ne servono almeno 2 litri al giorno, Corriere della Sera, sezione nutrizione, articolo consultabile al seguente link: https://www.corriere.it/salute/nutrizione/cards/bevi-abbastanza-acqua-ecco-perche-ne-servono-almeno-2-litri-giorno/gli-effetti-cervello.shtml

[5] Ibidem.


Autore articolo

Sara Giovannoni

Sara Giovannoni

Redattrice

Copywriter pubblicitario, cinefila, nerd.
 Cerco di vivere la vita sempre con la curiosità e lo stupore di un bambino.
Amo scrivere delle cose che mi appassionano,
ecco perché spero di pubblicare, prima o poi, il mio libro sul Giappone.
 
Intanto keizoku wa chikara nari. 
Se volete, andate a cercare il significato!

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